Si tratta di diverse confessioni religiose, quali: Valdesi, Chiesa Metodista, Chiesa avventista del settimo giorno, le assemblee di Dio in Italia, l’Unione delle comunità ebraiche, l’Unione cristiana evangelica battista e la chiesa evangelica luterana.
Viene regolamentato dall’Intesa e si prevede la possibilità di nominare il Ministro di culto autonomamente, diversamente da quanto avviene per le religioni che vengono regolate dalla legge 1159/1929.
Gli effetti civili del matrimonio si producono qualora sia stato anticipato da regolari pubblicazioni alle quali abbia fatto seguito il rilascio del nullaosta in doppio originale.
Una peculiarità è attinente alla lettura degli articoli del codice civile che viene effettuata da parte dell’ufficiale di stato civile ma viene fatta eccezione per i casi di celebrazione con rito ebraico e della Chiesa del settimo giorno, dove alla lettura procede il Ministro di culto.
Caso: le comunità ebraiche e il matrimonio.
Nella visione ebraica il matrimonio è uno dei doveri più importanti ciò perché ristabilisce l’unità originaria con Abramo, il quale conteneva in se il principio maschile e quello femminile provvedendo alla continuità del popolo ebraico attraverso la procreazione.
Quando la coppia decide di sposarsi deve presentarsi all’ufficio Rabbinico, fornendo tutte le informazioni necessarie. Durante il periodo che antecede le nozze vengono impartiti dei corsi al fine di istruire i nubendi sul significato del matrimonio. Le pubblicazioni non possono essere effettuate di Sabato né in un giorno di festa ebraica. La sposa, al fine di procedere al matrimonio, deve fare la Tevilà (bagno rituale) nel Miqvè.
Si prevede che successivamente alle nozze, gli sposi, dovranno astenersi per 12 giorni dai rapporti sessuali al fine di sviluppare altre forme di dialogo. Si prevedono alcune limitazioni in relazione alla scelta della sposa (es. non si può sposare una donna divorziata).
Si prevedono due tipologie di impedimenti: principali (biblici) o secondari (talmudici). Nel caso di impedimento biblico, il matrimonio è nullo; nel caso di impedimento talmudico, il matrimonio è valido ed efficace ma i due coniugi hanno obbligo di divorziare.
Ci sono dei giorni vietatati per la celebrazione.
La celebrazione vede quale momento principale il consenso degli sposi: lo sposo presta consenso esplicito attraverso una formula mentre la sposa esprime un consenso tacito ricevendo l’anello. Il secondo momento rilevante è quello di coabitazione simbolica sotto un baldacchino, ove ricevono la benedizione del rabbino e dei loro genitori.
Lascia un commento