
Disciplina
La disciplina dell’azione di classe viene introdotta con l’art. 140-bis Cod. Cons. e attuata dalla L. n. 99/2009, modificata nel 2012 con la L. n. 27/2012. Oggi l’istituto è regolato negli articoli 140-ter e ss. del Codice del consumo.
L’istituto si ispira alla legislazione inglese, la quale trae origine dalla larga esperienza americana adottata con la Federal Rule of Civil Procedure 23 del 1938. Discipline analoghe a quella americana si ritrovano in molte discipline comuni agli ordinamenti di common law sia in diversi ordinamenti europei di origine germanica.
L’azione di classe appartiene al genus delle azioni collettive.
Essa si può definire quale vantaggio a livello processuale poichè avente ad oggetto un provvedimento di portata super-individuale, attribuita ad un soggetto che rappresenta la categoria dei titolari delle situazioni di vantaggio sostanziale protette da tale provvedimento.
Tuttavia se le situazioni di vantaggio sostanziali hanno – a loro volta – portata super-individuale sussiste una differenza significativa, ossia:
- Se la portata di tali interessi è collettiva allora si presenta un’azione collettiva semplice;
- Se si tratta di diritti soggettivi che vantano una connessione, anche impropria, allora si tratta di un’azione di classe.
Sussiste, invero, una terza tipologia di azione ossia l’azione di classe passiva. Questa consente di convenire in giudizio il soggetto rappresentativo della categoria al fine di tutelare situazioni di vantaggio di tutti i suoi componenti. Si tratta, quindi, di un’azione individuale ma la cui difesa assume una dimensione collettiva.
Tipi di azioni di classe
La prima – necessaria – distinzione da compiere è tra:
- Classi discrete -> agiscono in ottica di economia processuale;
- Classi olistiche -> i componenti non hanno la possibilità di agire in giudizio in via individuale, ciò giustificato anche dall’ammontare delle singole pretese che non andrebbe a giustificare l’iniziativa.
Seconda distinzione:
- Classi stabili -> la loro composizione non varia nel corso del tempo;
- Classi fluide -> la loro composizione varia nel corso del tempo.
Terza distinzione:
- Classi attuali -> soggetti individuati e con danni attuali;
- Classi virtuali -> ricomprendono soggetti non individuabili al momento della decisione ciò in quanto i danni da essi subiti sono in uno stato di latenza;
Attualità della disciplina
La nuova class action si presenta quale azione posta a tutela degli interessi collettivi dei consumatori.
Sono interessi collettivi, pertanto, quelli che derivano dalla violazione di regolamenti e direttive di cui all’allegato II-septies cod. cons.
I provvedimenti adottati sono di natura inibitoria o compensativa.
Sono state riassunte due tipologie di azione:
- L’azione nazionale: ex art. 140-ter cod. cons, co. 1 lett. f;
- L’azione transfrontaliera: ex art. 140-ter cod. cons, co. 1 lett. g.
Lascia un commento