Introduzione
La composizione negoziata della crisi d’impresa è un istituto introdotto con il Decreto-Legge 118/2021, convertito con modificazioni dalla Legge 147/2021, e successivamente integrato dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019). Questo strumento si inserisce nel quadro delle misure preventive e di gestione della crisi aziendale, fornendo alle imprese in difficoltà una via di risoluzione della crisi tramite il dialogo e la negoziazione assistita.
Obiettivi
L’obiettivo principale della composizione negoziata è quello di favorire la continuità aziendale e preservare il valore dell’impresa, riducendo al minimo i costi sociali ed economici dell’insolvenza. L’istituto mira a:
1. Consentire una diagnosi precoce delle difficoltà economico-finanziarie.
2. Offrire una soluzione extragiudiziale rapida ed efficace.
3. Promuovere il ruolo attivo degli imprenditori nella gestione della crisi.
4. Ridurre l’uso di procedure concorsuali più invasive.
Procedura
La composizione negoziata può essere attivata dall’imprenditore commerciale che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l’insolvenza. La procedura si articola nelle seguenti fasi:
1. Accesso alla Piattaforma Telematica: L’imprenditore presenta istanza di accesso alla piattaforma telematica gestita dalle Camere di Commercio, dove può compilare una serie di questionari di autodiagnosi.
2. Nomina dell’Esperto: La piattaforma assegna un esperto indipendente e qualificato, scelto tra i professionisti iscritti all’albo dei gestori della crisi e dell’insolvenza, che avrà il compito di assistere l’imprenditore nella negoziazione con i creditori e gli altri stakeholder.
3. Piano di Risanamento: Con l’assistenza dell’esperto, l’imprenditore elabora un piano di risanamento che viene sottoposto ai creditori per la negoziazione. Il piano deve contenere misure idonee a superare la crisi e garantire la continuità aziendale.
4. Negoziazione: La negoziazione si svolge in un contesto riservato e protetto, mirato a trovare un accordo che sia soddisfacente per tutte le parti coinvolte. L’esperto facilita il dialogo e verifica la fattibilità delle proposte.
5. Esito della Procedura: La procedura si conclude con un accordo di composizione negoziata, che può prevedere la ristrutturazione del debito, l’accesso a nuovi finanziamenti, o altre misure concordate con i creditori. In caso di mancato accordo, l’esperto redige una relazione sulle cause del fallimento delle trattative.
Misure di Protezione
Le misure di protezione sono strumenti giuridici che tutelano il patrimonio dell’impresa durante la procedura di composizione negoziata, creando un contesto favorevole per le trattative.
1. Sospensione delle Azioni Esecutive e Cautelari
• Blocco delle Esecuzioni: L’imprenditore può richiedere al Tribunale la sospensione delle azioni esecutive e cautelari sui beni aziendali.
• Durata della Sospensione: La sospensione può durare fino a quattro mesi, prorogabili di ulteriori quattro mesi.
2. Protezione da Procedure Concorsuali
• Inibizione delle Dichiarazioni di Fallimento: I creditori non possono presentare istanza di fallimento durante la composizione negoziata.
• Effetti sulle Procedure in Corso: L’imprenditore può chiedere la sospensione temporanea delle procedure fallimentari già in corso.
3. Tutela del Patrimonio Aziendale
• Protezione degli Attivi: Le misure di protezione impediscono ai creditori di aggredire gli attivi aziendali, consentendo all’impresa di mantenere la liquidità necessaria.
• Conservazione degli Strumenti di Produzione: Le misure mirano a preservare gli strumenti di produzione e le relazioni commerciali.
4. Effetti sui Giudizi di Accertamento
• Prosecuzione dei Giudizi di Accertamento: I giudizi di accertamento dei debiti, non esecutivi, non sono sospesi automaticamente.
• Richiesta di Sospensione: L’imprenditore può richiedere la sospensione dei giudizi di accertamento, valutata caso per caso dal giudice.
• Impatto Indiretto: Le trattative in corso possono influenzare i giudizi di accertamento, con possibili rinvii delle udienze o accordi tra le parti.
Novità introdotte dal Decreto Legge 24 febbraio 2023, n. 13
Il Decreto Legge 24 febbraio 2023, n. 13, ha introdotto diverse novità significative per migliorare l’efficacia e l’accessibilità della composizione negoziata della crisi:
1. Estensione dell’Ambito di Applicazione
• Inclusione delle Microimprese: Le microimprese possono ora accedere alla composizione negoziata, ampliando il supporto alle imprese in difficoltà.
2. Semplificazioni Procedurali
• Digitalizzazione delle Procedure: Maggiore ricorso a strumenti digitali per la gestione della procedura, inclusa la piattaforma telematica.
• Riduzione dei Tempi: Misure per ridurre i tempi di avvio e conclusione della procedura.
3. Ruolo dell’Esperto
• Maggiori Competenze per gli Esperti: Rafforzata la formazione e la qualificazione degli esperti, con percorsi di formazione continua.
• Supporto Statale agli Esperti: Sostegno finanziario per incentivare l’assunzione di incarichi da parte di esperti qualificati.
4. Misure di Incentivazione
• Incentivi Fiscali: Agevolazioni fiscali per le imprese che aderiscono alla composizione negoziata.
• Fondi di Garanzia: Fondi di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle imprese coinvolte.
5. Maggiore Trasparenza e Controllo
• Rafforzamento dei Controlli: Misure per garantire maggiore trasparenza e monitoraggio delle operazioni.
Conclusione
La composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta uno strumento cruciale per la gestione delle difficoltà economico-finanziarie delle imprese, offrendo un contesto favorevole per la negoziazione con i creditori e la continuità aziendale. Le recenti modifiche introdotte dal Decreto Legge 24 febbraio 2023, n. 13, rendono questo istituto ancora più inclusivo, efficiente e trasparente, rispondendo alle esigenze di un numero maggiore di imprese.
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