Il richiedente domandava a quanto ammontasse la propria quota d’eredità nella successione del coniuge, concorrendo alla stessa due figli.
Chiedeva inoltre se un proprio figlio, frutto di precedente matrimonio concorresse anch’egli all’eredità.
La risposta
In assenza di testamento si applicano le norme sulla successione legittima.
In caso di concorso del coniuge e di più figli nell’eredità, la stessa sarà devoluta per un terzo al coniuge e per due terzi ai figli; se i figli sono due avranno quindi diritto ad un terzo ciascuno.
Relativamente al figlio del coniuge superstite, frutto di un precedente matrimonio, l’unica ipotesi in cui potrebbe subentrare al genitore è quella della trasmissione.
Tale istituto prevede che se il chiamato all’eredità (il coniuge superstite) muore senza averla accettata, il diritto di accettarla si trasmette agli eredi (tra cui anche il figlio del precedente matrimonio).
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