
Nel calcio professionistico, le norme sportive si intrecciano spesso con il diritto amministrativo e penale. Le società di Serie A e i loro dirigenti possono infatti essere soggetti a misure interdittive o di sicurezza che influenzano la loro attività e la gestione delle strutture pubbliche. In questo articolo, analizziamo come l’interdizione dai pubblici uffici e le misure di sicurezza possano incidere sul funzionamento delle società calcistiche italiane.
1. Le Misure Interdittive e il D.Lgs. 231/2001
Le società di calcio della Serie A sono imprese a tutti gli effetti, costituite generalmente come S.p.A. o S.r.l. Ciò significa che possono essere coinvolte in procedimenti relativi alla responsabilità amministrativa degli enti, regolata dal D.Lgs. 231/2001. Se una società viene riconosciuta responsabile di reati come corruzione, riciclaggio o frodi sportive, può subire:
- Interdizione dall’esercizio dell’attività;
- Divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
- Revoca di concessioni pubbliche, come la gestione di impianti sportivi.
2. Esclusione dagli Appalti Pubblici e Concessioni
Molti stadi utilizzati dalle squadre di Serie A sono di proprietà pubblica e concessi in gestione ai club. Se una società calcistica o i suoi dirigenti vengono colpiti da provvedimenti interdittivi, la squadra potrebbe essere esclusa da bandi pubblici per la gestione degli impianti. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le società che hanno in concessione strutture come San Siro (Milano) o l’Olimpico (Roma).
3. Interdizione dai Pubblici Uffici e Dirigenza Sportiva
Le misure interdittive possono colpire anche dirigenti, amministratori delegati e presidenti delle società di Serie A. Se un dirigente viene interdetto dai pubblici uffici per reati come corruzione o falso in bilancio, può non essere più idoneo a ricoprire ruoli nel club. La FIGC applica il principio di onorabilità, che può portare all’esclusione di dirigenti con condanne definitive per determinati reati.
4. DASPO e Misure di Sicurezza Individuali
Il DASPO (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) non si applica solo ai tifosi, ma può essere imposto anche a dirigenti, staff tecnico e membri delle società sportive coinvolti in episodi di violenza o comportamenti pericolosi per l’ordine pubblico. Un DASPO potrebbe quindi impedire a un dirigente di accedere allo stadio o partecipare a eventi ufficiali.
5. Impatto su Sponsorizzazioni e Immagine del Club
Le misure interdittive possono influenzare anche gli accordi di sponsorizzazione. Una società coinvolta in procedimenti giudiziari per corruzione o frodi potrebbe perdere partner commerciali e subire un danno reputazionale significativo.* **
Conclusione
Sebbene la Serie A sia regolata principalmente da norme sportive, il diritto amministrativo e penale possono avere un impatto rilevante sulle società calcistiche. L’interdizione dai pubblici uffici, il divieto di contrattare con la PA e le misure di sicurezza come il DASPO possono limitare l’attività dei club, incidere sulla loro gestione e influenzare l’intero ecosistema calcistico.
Per le società di Serie A, il rispetto delle normative legali e un’attenta gestione dei rischi giuridici sono essenziali per evitare conseguenze gravi e garantire una corretta governance del club.
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