Il richiedente, militare in congedo, riferiva la pendenza di un procedimento disciplinare a suo carico, all’esito del quale una possibile sanzione avrebbe potuto essere quella della perdita di grado.
Domandava se tale perdita avrebbe potuto incidere sulla misura della sua pensione.
La risposta
La normativa che prevedeva la perdita o riduzione della pensione per i militari cessati dal servizio per fatti disciplinari è stata dapprima dichiarata costituzionalmente illegittima e, successivamente, abrogata.
Tuttavia, nella disciplina previdenziale militare, la base pensionabile, tanto per le pensioni normali che per quelle privilegiate, è costituita dall’ultimo stipendio o paga.
In entrambi i casi può, quindi, verificarsi che eventuali sanzioni disciplinari che implichino la perdita di grado, e per l’effetto una riduzione del trattamento economico, finiscano per avere effetti indiretti sulla misura della pensione.
Ciò è diverso dal disporre, come facevano le norme abrogate, che il trattamento pensionistico dovesse essere ridotto in conseguenza dell’irrogazione delle predette sanzioni ovvero di condanne penali.
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