Coronavirus: smartworking autorizzato anche in assenza di accordi individuali.

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 45 il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2020 recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

All’art. 3 le disposizioni per il lavoro agile, detto anche smartworking: il primo dei decreti attuativi del D.L. 23 febbraio 2020 n. 6 recante misure urgenti sul coronavirus ha previsto che le aziende possano dare avvio allo smartworking anche se non sono stati firmati gli accordi individuali con i lavoratori.

La deroga permetterà a molte aziende di non rimanere ferme durante il periodo di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’art. 3 del decreto prevede infatti che:

1. La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, è applicabile in via automatica ad ogni rapporto di lavoro subordinato nell’ambito di aree considerate a rischio nelle situazioni di emergenza nazionale o locale nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni e anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.

2. Qualora si verifichino le condizioni di cui al comma 1, gli obblighi di informativa di cui all’art. 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono resi in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro.”

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *