Una volta che si è in possesso di un titolo esecutivo (quali ad esempio: assegni o cambiali protestati, un decreto ingiuntivo, una sentenza di condanna, un atto notarile), è possibile cercare di recuperare un credito, esperendo una procedura esecutiva (pignoramento).
La procedura giudiziale più veloce, per ottenere il proprio danaro, è sicuramente il pignoramento presso terzi.
Nel caso il debitore svolga una regolare attività lavorativa, sarà possibile procedere a pignorare il quinto del suo stipendio, fino alla soddisfazione del proprio credito.
Per individuare il datore di lavoro di un debitore si può ricorrere al centro per l’impiego, ad un investigatore privato oppure formulare istanza di accesso alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta individuato il datore di lavoro, gli si può poi notificare l’atto di pignoramento, fissando – solitamente entro un paio di mesi – l’udienza nella quale il Giudice dell’Esecuzione emetta il provvedimento di assegnazione del quinto dello stipendio.