PAS

La sindrome di alienazione genitoriale (cosiddetta PAS, Parental Alienation Syndrome) è una sindrome della quale sono potenziali vittime i figli minori, nelle situazioni in cui il divorzio o la separazione dei genitori siano molto conflittuali e non gestiti adeguatamente.

Uno dei maggiori studiosi di questa sindrome, il dott. R. A. Gardner, indica come elementi essenziali e distintivi l’indottrinamento del bambino da parte di un genitore in pregiudizio dell’altro, e lo “schieramento” del bambino con il genitore cosiddetto alienante.

Quello che caratterizza la PAS rispetto ad altri fenomeni simili, è la condotta del minore, il suo sostegno al genitore alienante contro il genitore alienato.

Ulteriori elementi distintivi della PAS sono la campagna di denigrazione, nella quale il bambino mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante verso l’altro genitore (in una situazione normale, ciascun genitore non permette che il bambino esibisca mancanza di rispetto e diffami l’altro); la cosiddetta razionalizzazione debole dell’astio, per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o, anche, solamente superficiali; la mancanza di ambivalenza, che si verifica quando il bambino descrive il genitore rifiutato come “tutto negativo”, mentre l’altro genitore è visto come “tutto positivo”; i cosiddetti scenari presi a prestito, consistenti in affermazioni del bambino che non possono ragionevolmente venirne da lui direttamente, come l’uso di parole o situazioni normalmente non conosciute da un bambino di quell’età per descrivere le colpe del genitore escluso; l’estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato.

In ambito giuridico, alcuni ritengono che la PAS non sia da considerarsi come una vera sindrome, in quanto questa non viene riconosciuta nelle classificazioni diagnostiche internazionali (DSM). La presunta assenza di solide basi scientifiche a fondamento del disturbo in esame induce alcuni Giudici a non fare riferimento alla PAS nei loro provvedimenti concernenti l’affidamento dei minori, al fine di motivare gli stessi.

La Cassazione evidenzia come “venga in considerazione una teoria non ancora consolidata sul piano scientifico, ed anzi, come si vedrà, molto controversa” ed inoltre, richiamando le censure mosse dalla madre alla validità scientifica di tale disturbo ed alla sua eventuale sussistenza nel caso di specie, mette in rilievo “le perplessità del mondo accademico internazionale, al punto che il Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) non la riconosce come sindrome o malattia“, oltre ad altri studi di esperti del settore.

Tuttavia, un primo riconoscimento normativo può essere visto nelle relazioni di accompagnamento a due disegni di legge presentati: il Ddl n. 957 del 2008 ed il Ddl n. 2454 del 2010. In essi si fa espresso riferimento alla Sindrome da Alienazione Genitoriale.

I due disegni di legge non hanno dato vita ad una legge, tuttavia hanno mostrato l’apertura e l’interesse nei confronti di questo fenomeno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *