Liquidazione del danno non patrimoniale: le nuove tabelle di Milano

Il 10 marzo scorso, a distanza di tre anni dalla precedente e ultima edizione, sono state rese note le nuove tabelle del Tribunale di Milano per la liquidazione del danno non patrimoniale.

Ebbene, le nuove Tabelle 2021 non sono possono essere considerate quali un semplice restyling, bensì hanno creato una netta differenza rispetto al passato poiché si da oggi risalto alla voce del danno morale da sofferenza.

Quanto elaborato dall’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano, si basa ancora oggi sul meccanismo a punti e rappresenta un riferimento nazionale, nonostante lo stesso sistema – negli ultimi anni – abbia incontrato alcune censure da parte della Suprema Corte che ne ha, talvolta, contestato la meccanica di costruzione del valore del punto variabile, soprattutto in tema di danno morale.

Le nuove tabelle si adeguano, ma non solo: esplicitano per comodità gli addendi monetari delle singole componenti del danno non patrimoniale richiamando una valutazione separata: al medico legale viene pertanto sottoposto un nuovo quesito.

In buona sostanza, oltre ad accertare la percentuale di danno biologico dinamico relazionale va valorizzata (anche con l’ausilio eventualmente di uno specialista) la sofferenza correlata alla menomazione, descrivendola con aggettivazione in scala crescente di intensità che consenta di tal maniera al giudice un miglior giudizio ed apprezzamento finale equitativo.

Sarà all’esito di siffatto accertamento che si potrà decidere di riconoscere il danno morale, e se vi sarà detta individuazione allora sarà possibile decidere in quale misura liquidarlo.

Nell’attesa delle pratiche applicazioni delle nuove tabelle, va da sé che questa nuova formula rischierà di complicare le trattative, con ampie divergenze proprio in tema di sofferenza che è per l’appunto la voce di danno di più complessa identificazione, soprattutto nel concreto poiché legata ad un aspetto incalcolabile quale la narrazione del danneggiato stesso.

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