Arbitrato: un’opportunità

Il D.L 132/14, convertito nella L. 162/14, prevede un’interessante misura per l’eliminazione dei giudizi arretrati in sede civile pendenti innanzi ai Tribunali ed alle Corti d’Appello.

Nelle cause civili dinanzi al tribunale o in grado d’appello pendenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, che non hanno ad oggetto diritti indisponibili e che non vertono in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale, nelle quali la causa non è stata assunta in decisione, le parti, con istanza congiunta, possono richiedere di promuovere un procedimento arbitrale” (art. 1 D.L. 132/14).

Questo istituto costituisce una notevole opportunità, soprattutto nel campo delle controversie contrattuali tra imprese, per alcune semplici ragioni.

1 – Velocità

Il procedimento arbitrale è molto più celere di un giudizio ordinario.
Solitamente alcuni mesi per ottenere la decisione, a fronte degli anni richiesti per concludere un giudizio ordinario.

2 – Competenza
Ferma restando la competenza dei Magistrati, appare immediatamente evidente come la translatio judicii alla sede arbitrale comporti degli indubbi vantaggi in ordine alla trattazione della “causa“.

Innanzi tutto la decisione viene presa da un Collegio composto da tre Arbitri, salvo diverso accordo delle parti per le cause di valore inferiore ad € 100.000, per le quali si può scegliere di avere un Arbitro unico.

Il fatto di avere tre persone chiamate a giudicare in luogo di una sola (come avviene solitamente in Tribunale) è garanzia di un miglior esame della vertenza e delle questioni controverse.
Inoltre, gli arbitri sono selezionati tra Avvocati con almeno cinque anni di iscrizione all’Albo che, all’atto dell’offerta di disponibilità per l’incarico, devono indicare le materie di loro competenza. Ciò consente di “smistare” le cause ratione materiae a persone che hanno dedicato il proprio aggiornamento specificamente a tali questioni.

3 – Riservatezza

Se è vero che molti procedimenti giudiziari non si svolgono in pubblica udienza, le sentenze che ne conseguono sono atti pubblici e come tali consultabili da chiunque (le prassi illegali contro cui tale principio di diritto si scontra meriterebbero apposito approfondimento…).

L’arbitrato è un procedimento privato che offre maggiori garanzie di riservatezza.

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Ovviamente i vantaggi sommariamente esposti hanno il loro contraltare nel fatto che i compensi per gli arbitri sono posti a carico delle parti.
Non bisogna dimenticare, però, che anche il giudizio civile ha i suoi costi (Contributo unificato, marche da bollo, imposta di registro).

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